Autore: Doug Stanton
Editore: Longanesi
“Il 16 luglio 19 45 l'Indianapolis salpa da San
Francisco per una missione verso Tinian, nell'arcipelago delle Marianne.
Neanche il comandante Charles McVay sa che il carico da consegnare è nientemeno
che "Little Boy", la bomba atomica che sarà sganciata su Hiroshima.
Compiuta la missione, McVay e i suoi uomini fanno rotta verso Leyte, nelle
Filippine. Ma la notte del 29 luglio 19 45 l'Indianapolis viene colpita dal
sommergibile giapponese I-58: in soli quindici minuti cola a picco. Inizia così
la tremenda odissea di circa quattrocento uomini, abbandonati nell'Oceano: per
cinque giorni, senza bere né mangiare, essi si ritrovano a lottare contro le
forze della natura e soprattutto contro gli squali che azzannano i vivi e i
morti.”
questo libro descrive accuratamente un evento
che dimostra come la storia viene fatta non solo dalle azioni consapevoli e
calcolate degli uomini, ma che, come le nostre vite, è condizionata
dall'incrociarsi di eventi disastrosi ed imponderabili: le condizioni del
tempo, l'incapacità o la negligenza degli uomini, le forze della natura. Anche
per gli eventi storici, come per le nostre vite, a volte le capacità
eccezionali e la buona volontà di pochi, semplicemente, tragicamente, non sono
sufficienti. Quello che è successo al comandante dell'Indianapolis assomiglia
un po' a ciò che è successo al nostro Capitano Calamai dell'Andrea Doria:
l'uomo giusto nel momento e nel posto sbagliati. E' giusto ricordare anche
coloro che, lungi dall'essere premiati per il loro valore, sono stati beffati
dal destino. La vita vera, fuori dal romanzo, può riservare anche questo.